Internazionalizzazione AnceSACE ha incontrato a Bari le imprese pugliesi in un Convegno organizzato insieme a Confindustria Puglia, per un confronto sulle prospettive di crescita e sulle strategie da adottare per intraprendere percorsi di internazionalizzazione verso i mercati a maggior potenziale per i prodotti della Regione, che ha registrato una delle migliori performance esportative a livello nazionale nel 2014.
Solo nell’ultimo anno, oltre 500 imprese pugliesi, in prevalenza Pmi, si sono rivolte a SACE per sostenere i loro progetti di export e internazionalizzazione. Nei loro confronti SACE ha concluso operazioni per circa 300 milioni di euro, potendo contare sul supporto operativo di un ufficio dedicato a Bari.
“Se l’Italia si internazionalizzasse di più, cogliendo a pieno il potenziale offerto dai mercati più promettenti per l’export, potrebbe recuperare ben 9 punti di Pil nei prossimi quattro anni – ha dichiarato il Presidente di SACE Giovanni Castellaneta -. Una partita importante, in cui le imprese pugliesi possono giocare un ruolo significativo: partono con numerosi punti di forza, come dimostra la performance esportativa dell’ultimo anno, ma possono e devono spingersi oltre, approcciando destinazioni nuove, dalla Cina ai Paesi del Golfo, dotandosi degli strumenti assicurativo-finanziari giusti per diventare più competitivi, rafforzare la capacità d’investimento, proteggersi dai rischi e crescere in sicurezza. Scegliere un partner come SACE può fare la differenza in questa direzione”.
“Internazionalizzarsi è il modo migliore per superare la crisi con successo. Un'opportunità per le imprese che diventa esigenza, se si guarda allo scenario economico attuale – ha dichiarato Domenico Favuzzi, Presidente di Confindustria Puglia –. A guidare l'export del Sud è proprio la Puglia, regione tra le più dinamiche anche a livello nazionale. Confindustria Puglia è impegnata  da tempo a rafforzare la competitività internazionale e l’export delle imprese della regione nei mercati esteri, anche attraverso specifiche azioni di sistema.  In questa direzione si muove la collaborazione con SACE per affiancare le imprese sui mercati internazionali e aiutarle ad individuare gli strumenti assicurativo-finanziari più adatti alle proprie esigenze”.
Export pugliese: quali i trend?
La Puglia è tra le regioni best performer in Italia in termini di crescita dell’export, con un incremento delle vendite del 4,9% nei primi nove mesi del 2014, per un valore totale di circa 6 miliardi di euro.
Segnali particolarmente positivi provengono dai settori dei prodotti in metallo (+24,3%), in netta ripresa rispetto al dato negativo del 2013, ma anche quelli del Made in Italy più tradizionale: tessile & abbigliamento (+13,2%), in cui spicca il distretto delle calzature di Bari, meccanica strumentale (+10,4%), grazie alla performance eccellente del distretto barese della meccatronica, e agroalimentare (+10,3%).
Nonostante i mercati dell’area Euro rimangano le principali mete dell’export pugliese (con Germania, Francia e Spagna in testa), il posizionamento geografico strategico della Regione - un arco sul Mediterraneo - garantisce buone performance nei principali Paesi dell’area balcanica (Albania e Croazia),  ma anche in Medio Oriente e Nord Africa (Turchia, Arabia Saudita, Tunisia e Algeria) dove il contesto operativo più rischioso è controbilanciato da solidi legami commerciali instaurati nel tempo.
Crescono anche le vendite nei mercati avanzati extra Ue (Giappone e Canada) e in quelli emergenti (Cina) in cui sta aumentando sempre di più la domanda di beni di consumo Made in Italy. È da qui che secondo SACE proverranno le migliori opportunità nel medio-lungo termine anche per l’export pugliese.